Diritto internazionale dei diritti umani e dei conflitti armati: guerra e pace
Dichiarazione dell'Unione Europea in occasione del 50mo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell'uomo :: Studi per la pace  
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ultimo aggiornamento: 12.03.2008
   
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Unione europea e diritti umani Commissione Europea
Dichiarazione dell'Unione Europea in occasione del 50mo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell'uomo
Normativa

Bollettino UE 12-1998
Politica estera e di sicurezza comune (22/23)

dichiarazione pubblica dd. 10 dicembre 1998 Pubblicazioni
Centro italiano Studi per la pace
www.studiperlapace.it - no ©
Documento aggiornato al: 1998

 
Sommario

La dichiarazione dell'Unione in occasione del cinquantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo è stata resa pubblica il 10 dicembre 1998 a Vienna e a Bruxelles.

 
Abstract
 

A. In occasione del 50mo anniversario dell'adozione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, l'Unione rammenta l'importanza fondamentale che essa annette a questa dichiarazione. Su di essa si basano le politiche nazionali, regionali e mondiali intese a far avanzare e garantire la dignità degli esseri umani in tutto il mondo.


Il carattere universale ed indivisibile dei diritti dell'uomo e la responsabilità della salvaguardia e della promozione di tali diritti, unitamente alla promozione della democrazia pluralistica e di efficaci garanzie per lo Stato di diritto, costituiscono gli obiettivi essenziali dell'Unione europea in quanto unione di valori condivisi e rappresentano le basi fondamentali della nostra azione.


L'essere umano è al centro delle nostre politiche. Garantire la dignità umana di ogni individuo resta il nostro obiettivo comune. La piena realizzazione dei diritti delle donne e dei bambini merita in particolare di essere evidenziata, poiché le violazioni al riguardo restano diffuse.


La salvaguardia e la promozione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, di cui i governi sono responsabili, contribuiscono alla prosperità, alla giustizia e alla pace nel mondo. Tali obiettivi non possono tuttavia essere realizzati senza il concorso delle organizzazioni internazionali, della società civile e dei singoli individui.


L'Unione si impegna a continuare a sostenere ancor più la promozione e la salvaguardia dei diritti dell'uomo conformemente al trattato sull'Unione europea, alla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e alle dichiarazioni del Consiglio europeo di Lussemburgo del 1991 e del 1997, e adotta la seguente dichiarazione:


B. I. Dall'adozione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo cinquant'anni fa l'Unione ha potuto constatare i progressi compiuti in materia di diritti dell'uomo e la diffusione della democrazia in tutto il mondo. L'Unione è tuttavia al tempo stesso consapevole della minaccia che grava su tali progressi e della necessità di intensificare la sua determinazione ed il suo impegno a favore di un'effettiva realizzazione di tutti i diritti dell'uomo per tutti ovunque nel mondo.


II. L'adozione della Dichiarazione universale ha avviato un processo irreversibile di sensibilizzazione della società civile sul tema dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali in tutto il mondo. La Dichiarazione costituisce in particolare la base per il successivo sviluppo di un'imponente mole di importanti strumenti giuridici internazionali, compresi i patti internazionali relativi ai diritti civili e politici nonché ai diritti economici, sociali e culturali. La conferenza mondiale di Vienna del 1993 sui diritti dell'uomo ha riconfermato l'universalità e l'inscindibilità di tutti i diritti dell'uomo. L'Unione esorta tutti i paesi che ancora non vi abbiano aderito a divenire parte di tutti i principali trattati in materia di diritti dell'uomo.


L'attuazione della Dichiarazione universale e degli altri strumenti internazionali in materia di diritti dell'uomo è di capitale importanza perché il carattere universale dei diritti ivi sanciti diventi realtà. Nessuna disposizione particolare motivata da considerazioni di carattere nazionale, culturale o religioso può legittimamente derogare ai principi sanciti da questi strumenti.


Il 50º anniversario della Dichiarazione universale rappresenta l'occasione per fare il punto e intensificare gli sforzi per promuovere il rispetto dei diritti dell'uomo in tutti i paesi del mondo. L'Unione coglie questa occasione per riaffermare il suo impegno a favore della realizzazione di tutti i diritti dell'uomo per tutti.


Memori della dichiarazione del Consiglio europeo di Lussemburgo del 28-29 giugno 1991, l'Unione riconosce e prende atto con soddisfazione di quanto realizzato dall'adozione della Dichiarazione universale. L'Unione deve tuttavia deplorare il persistere di flagranti violazioni dei diritti dell'uomo in tutto il mondo. Essa ribadisce che la promozione e la salvaguardia dei diritti dell'uomo a livello mondiale incombono legittimamente e permanentemente alla comunità internazionale e a tutti gli Stati, operanti singolarmente o collettivamente. Dal canto suo, l'Unione proseguirà la sua azione contro siffatte violazioni ovunque si verifichino. L'Unione si compiace al tempo stesso del fatto che un numero crescente di Stati collaborino con l'Unione europea sulla base di partenariati per promuovere i diritti umani e garantirne l'universalità.


Nel corso degli ultimi 50 anni, in tutto il mondo, migliaia di uomini e donne hanno lottato per la protezione di tali valori, spesso pagando un pesante tributo. L'Unione rende omaggio ai loro atti di coraggio, che la motiveranno ulteriormente nella sua determinazione a promuovere i diritti sanciti dalla dichiarazione.


L'Unione accoglie con favore in questo contesto l'adozione della dichiarazione sui difensori dei diritti dell'uomo da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Singoli individui e organizzazioni non governative in tutto il mondo forniscono coraggiosi e indispensabili contributi alla salvaguardia e alla promozione dei diritti dell'uomo ed occorre continuare a sostenerli con forza.


III. L'Unione europea, fondata sui principi della libertà, della democrazia, del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali nonché dello Stato di diritto, condivide i valori che sono alla radice della dichiarazione. Essa è consapevole della necessità di promuovere il rispetto dei diritti umani nei propri Stati membri. Sia a livello interno che esterno, il rispetto dei diritti dell'uomo proclamato nella Dichiarazione universale costituisce una delle componenti essenziali dell'azione dell'Unione. Nello svolgere le proprie attività le istituzioni dell'Unione rispettano, sotto il controllo della Corte di giustizia delle Comunità europee, i diritti dell'uomo garantiti dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e che trovano la loro origine nelle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri. Gli Stati membri sono inoltre vincolati dalla convenzione europea e le loro attività sono sottoposte alla supervisione della Corte europea dei diritti dell'uomo. Con l'entrata in vigore del trattato di Amsterdam il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali costituirà una condizione per aderire all'Unione europea e una grave e persistente violazione di tali diritti potrà comportare la sospensione dei diritti di uno Stato membro.


Inoltre il trattato di Amsterdam rafforzerà ulteriormente l'impegno dell'Unione europea a favore della salvaguardia e della promozione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, in particolare tramite misure di lotta alla discriminazione in numerosi settori, ivi compreso l'ulteriore rafforzamento delle possibilità di assicurare pari opportunità agli uomini e alle donne. Tenendo conto della Carta sociale europea e della Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori, esso definisce altresì alcuni obiettivi nel campo dei diritti sociali fondamentali. Nel quadro della cooperazione nel settore della giustizia e della sicurezza, l'Unione europea si baserà inoltre sul rispetto dei diritti dell'uomo.


Il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali rappresenta parimenti uno degli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea nonché della cooperazione allo sviluppo. L'Unione persegue questo obiettivo sia nei suoi rapporti bilaterali con i paesi terzi che nell'ambito delle Nazioni Unite e di altri consessi multilaterali, in particolare l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e il Consiglio d'Europa.


Perseguendo la sua politica di promozione dei diritti dell'uomo in tutte le parti del mondo, l'Unione europea solleva periodicamente questioni inerenti ai diritti dell'uomo nel suo dialogo con i paesi terzi, quale importante e legittimo elemento di tale dialogo, nonché nel quadro delle sue iniziative e dichiarazioni.


Negli accordi che conclude, la Comunità europea ha inserito una clausola secondo la quale il rispetto dei diritti umani, in particolare nei termini sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, costituisce un elemento essenziale per concludere l'accordo. L'Unione assume in tal modo le sue responsabilità per la promozione e la salvaguardia dei diritti dell'uomo in quanto legittima preoccupazione della comunità internazionale ma riafferma al tempo stesso che siffatte salvaguardia e promozione incombono principalmente ai singoli governi.


L'Unione esprime preoccupazione per i recenti episodi di razzismo e xenofobia, sia al suo interno sia nel resto del mondo, e si adopererà attivamente al fine di giungere a risultati significativi in sede di conferenza mondiale contro il razzismo. Una serie di misure pratiche integrano gli sforzi dell'Unione in questi ambiti; in questo contesto, l'Unione desidera porre l'accento in particolare sulle attività svolte dall'Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia di Vienna.


Quest'anno l'Unione europea ha deciso di intensificare il suo impegno a favore dell'abolizione universale della pena capitale nel quadro di una politica fortemente difesa e concordata dall'Unione europea. Laddove ancora esiste la pena capitale, l'Unione europea chiede che la sua applicazione sia ridotta e chiede che sia eseguita soltanto nel rispetto di disposizioni a livello internazionale. L'Unione europea esercita altresì pressioni affinché, se del caso, sia introdotta una moratoria.


L'Unione europea annette grande importanza al sostegno degli sforzi per la promozione della democrazia, del rispetto dei diritti dell'uomo, dello Stato di diritto e del buon governo. L'Unione appoggia pertanto in tutto il mondo numerosi progetti e programmi in questi settori.


L'Unione europea e gli Stati membri si impegnano a cooperare con i meccanismi internazionali per la difesa dei diritti dell'uomo a livello mondiale e regionale. Essa appoggia attivamente l'azione dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo e le sue attività, soprattutto a livello di interventi sul territorio, e incoraggia gli sforzi del segretario generale delle Nazioni Unite per una migliore integrazione dei diritti dell'uomo in tutta la gamma di attività delle Nazioni Unite.


L'Unione si compiace in particolare dell'adozione dello statuto di un tribunale penale internazionale permanente incaricato di giudicare i crimini più gravi e le più gravi violazioni del diritto umanitario che interessano la comunità internazionale e sollecita una rapida ratifica di tale statuto.


IV. Queste politiche devono essere proseguite e, ove necessario, intensificate e migliorate. A questo proposito è importante che l'Unione rafforzi la sua capacità di raggiungere gli obiettivi finalizzati alla salvaguardia e alla promozione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Al riguardo l'Unione è risoluta ad assicurare il rispetto dei diritti dell'uomo in tutte le sue azioni. In particolare, l'Unione prenderà in considerazione misure concrete quali:


1) potenziare, mediante un più stretto coordinamento, la capacità di valutare congiuntamente la situazione in materia di diritti dell'uomo nel mondo e assicurare altrimenti la disponibilità di tutti i dati pertinenti per poter agire nell'ambito dell'Unione, anche mediante l'eventuale pubblicazione di una relazione annuale dell'Unione europea sui diritti dell'uomo;


2) sviluppare ulteriormente la cooperazione nel settore dei diritti dell'uomo, mediante attività didattiche e di formazione di concerto con altre organizzazioni pertinenti, e assicurare che venga portato avanti il programma dei "Masters" in diritti dell'uomo organizzato da 15 università europee;


3) riflettere sull'utilità di riunire periodicamente un forum di discussione sui diritti dell'uomo con la partecipazione delle istituzioni dell'Unione europea insieme ai rappresentanti delle istituzioni accademiche e delle ONG;


4) rafforzare le capacità di soddisfare i requisiti operativi internazionali nel campo dei diritti dell'uomo e della democratizzazione, ad esempio mediante l'istituzione di un registro comune di esperti europei in democrazia e diritti dell'uomo, ai fini di operazioni per i diritti dell'uomo, nonché il controllo e la sorveglianza elettorale;


5) favorire lo sviluppo e il consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto, nonché il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali nei paesi terzi, in particolare operando affinché siano quanto prima adottati i progetti di regolamenti, attualmente all'esame in sede di Unione europea, sull'attuazione delle attività di cooperazione;


6) garantire tutti gli strumenti al fine di giungere ad una realizzazione coerente di tali obiettivi, anche prendendo in considerazione il rafforzamento delle strutture pertinenti dell'Unione europea".