Diritto internazionale dei diritti umani e dei conflitti armati: guerra e pace
L'influenza della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo nel diritto di famiglia :: Studi per la pace  
Studi per la pace - home
ultimo aggiornamento: 12.03.2008
   
Studi per la pace - home
Centro studi indipendente di diritto internazionale dei diritti umani e dei conflitti armati - Direttore: Avv. Nicola Canestrini
Conflitti armati Conflitti interni Diritto bellico Diritto internazionale Europa Giurisdizioni internazionali Terrorismo
 
Europa
La creazione dello spazio giuridico comune in materia di asilo
Diritti e libertà fondamentali tra ordinamento comunitario ed ordinamento interno. Il caso della Gran Bretagna.
Principi fondamentali del ricercato equilibrio tra ESDP e NATO
Profili storici, interpretazione sistematica e casistica giurisprudenziale dell' art. 3 CEDU
Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
La forza della pace entro l'ambito della Politica di Difesa e di Sicurezza Europea
Regolamento 975/99 UE sulla implementazione della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti umani
Regolamento 976/99 UE sulla implementazione della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti umani nei paesi terzi
La Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea: analisi introduttiva
Costituzione europea
Costituzione Europea: prime ombre?
Dichiarazione UE sulla lotta al terrorismo
L'Europa tra democrazia e oligarchia
Atto finale di Helsinki della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (CSCE)
Carta dei diritti dell'Unione Europea e Costituzioni nazionali
Le sfide della sicurezza e della solidarietà e il ruolo dell'Europa
Il diritto di asilo nell'Unione Europea
La tutela dei migranti nell'Unione Europea
Addio “costituzione” europea?
Carta Europea dei diritti fondamentali: introduzione e testo
Carta Europea dei diritti fondamentali: note di sintesi
Nuovo concetto strategico dell'Alleanza Atlantica (NATO)
Dichiarazione dell'Unione Europea in occasione del 50mo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell'uomo
 
Europa Hits: 5552 
CEDU e tutela dei rapporti familiari D.ssa Veronica Pacini
 
Versione integrale
L'influenza della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo nel diritto di famiglia
Tesi di laurea

ALMA MATER STUDIORUM
Università degli Studi di Bologna
FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA IN GIURISPRUDENZA

TUTELA DEI DIRITTI UMANI E RAPPORTI FAMILIARI

L'INFLUENZA DELLA CONVENZIONE EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL'UOMO E DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI
NEL DIRITTO DI FAMIGLIA


Tesi di Laurea in Diritto di Famiglia
Relatore: Chiar.mo Prof.MICHELE SESTA
Anno Accademico 2001/2002
Pubblicazioni
Centro italiano Studi per la pace
www.studiperlapace.it - no ©
Documento aggiornato al: 2002

 
Sommario

La tesi si propone di verificare quale influenza abbia essercitato la Convenzione europea dei diritti umani e delle libertà fondamentali, firmata il 4 novembre del 1950 a Roma, nell'ambito del diritto di famiglia italiano. L'approccio comparativo tra ordinamento olandese ed italiano evidenzia quali siano gli effetti prodotti dalla Convenzione nel diritto di famiglia dell'uno o dell'altro Paese.

 
Indice dei contenuti
 
INTRODUZIONE


CAPITOLO 1- La "questione" dei diritti umani

1.1 Introduzione
1.2 Diritto positivo e diritto naturale. Cenni storici
1.3 Diritti umani dopo il 1945
1.4 Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
1.4.1 Storia
1.4.2 Struttura
1.4.3 Diritti e doveri

1.5 Patti posteriori alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
1.6 La tutela dei diritti umani in Europa- La Convenzione europea dei diritti umani
1.7 Trattato di Nizza


CAPITOLO 2 - Diritto di famiglia internazionale

2.1 Introduzione
2.2 La molteplicità dei modelli familiari
2.3 Diritto di famiglia e diritti umani
2.4 La "famiglia" nella Convenzione europea dei diritti umani.
Interrelazione tra art.8 e 12
2.5 Obbligazione positiva e negativa dell'art 8

2.6 La "vita familiare" e la "vita privata"nella giurisprudenza
2.7 Elementi di connessione nel diritto di famiglia internazionale
2.8 La politica sociale europea della famiglia

CAPITOLO 3 - Influenza della Convenzione europea dei diritti umani
nell'ordinamento olandese


3.1 Introduzione
3.2 Le fonti del diritto di famiglia
3.3 Diritto privato internazionale
3.4 Convenzione Europea dei diritti umani nell'ordinamento olandese
3.5 Matrimonio
3.6 Registered-partnership
3.7 Discriminazione tra matrimonio e registered-partnership?
3.8 Filiazione
3.8.1 Presunzione di legittimità
3.8.2 Riconoscimento
3.8.3 Stabilimento giudiziale di paternità
3.8.4 Custodia
3.8.5 Accesso ed informazione

3.9 Fenomeno dell'immigrazione


CAPITOLO 4 - Influenza della Convenzione europea dei diritti umani nell'ordinamento italiano

4.1 Introduzione
4.2 Le fonti del diritto di famiglia
4.3 Diritto privato internazionale

4.4 Convenzione europea dei diritti umani nell'ordinamento italiano
4.4.1 Conoscenza della Convenzione europea da parte degli operatori
4.4.2 Applicabilità diretta della convenzione
4.4.3 Status giuridico della Convenzione europea nell'ordinamento italiano
4.4.4 Il caso Medrano

4.5 Effetto delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo. Ipotesi di inadempienza amministrativa
4.6 Convivenza di fatto
4.7 Filiazione
4.7.1 Sentenza della Corte Costituzionale n. 532
4.7.2 Azione di disconoscimento della paternità
4.7.3 Riconoscimento
4.7.4 Dichiarazione giudiziale della paternità
4.7.5 Potestà dei genitori

4.8 Funzione di stimolo della Convenzione.
Proposta di legge n. 66 "Nuove norme in materia
di separazione dei coniugi e Affidamento condiviso dei figli"
4.8.1 Proposta di modifica dell'art.155 del codice civile
4.8.2 Disegno di legge 2517/2002 Misure urgenti e delega al governo in materia di diritto di famiglia e dei minori"

4.9 Ricorsi contro il governo italiano
4.9.1 Ricorso n. 16260/90 contro il governo italiano

BIBLIOGRAFIA
 
Abstract
 

Conclusioni

Nel corso del lavoro proposto, credo che sia ben emerso come la politica sociale europea si stia finalmente aprendo ad una diversità culturale ed a un pluralismo di valori.
Per la prima volta la politica sociale dell'Unione Europea, interpretando la Convenzione del '50 quale "living instrument", cioè in un ottica dinamica, si apre in concreto ad una società multiculturale.
In un momento come quello attuale, in cui sempre più difficile è delineare chiaramente il concetto di famiglia, questa deve sì essere eccepita come un valore in sé, ma deve anche essere considerata facendo riferimento ai singoli membri che la compongono, così da poterne soddisfare esaurientemente le esigenze.
La difficoltà esistente nell'inquadrare la nozione di famiglia discende, come si è visto, da diversi fattori.
A partire dagli anni '60, l'Europa è stata protagonista di profonde trasformazioni.
Rilevanti sono state le diminuzioni di natalità, di nuzialità, con un conseguente aumento di convivenze more-uxorio e di nascite extra-matrimoniali.
La famiglia tradizionale non appare più come il modello esclusivo, anche se è ancora quello più diffuso; accanto ad essa troviamo una grande varietà di modelli familiari come le famiglie de facto e quelle unipersonali.
E' in un simile contesto che sono andata ad analizzare l'influenza esercitata dalla Convenzione europea dei diritti umani del 1950 nell'ambito del diritto di famiglia.
Tale Convenzione si erige a pietra miliare per molti dei Documenti posteriori, fino ad arrivare all'ultimo, ovvero il Trattato di Nizza, firmato il 26 febbraio del 2001.
Che tale Trattato sia una conseguenza diretta della Convenzione lo si deduce dall' art. 7 il quale permette al Consiglio d'Europa di sanzionare uno Stato membro per una qualsiasi violazione dei diritti fondamentali, che sia grave e persistente.
Si richiede dunque che l'Unione rispetti i diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione europea, ovvero quei diritti che altro non sono, se non il prodotto delle comuni tradizioni degli Stati membri.
La Convenzione europea ha avuto il grande merito di esercitare una funzione di stimolo, ha infatti condizionato l'evoluzione delle legislazioni familiari dei Paesi contraenti e lo ha fatto avvalendosi di una formula piuttosto elastica.
Mi riferisco in particolare all'art.8 della Convenzione che, con le nozioni di "vita privata" e "vita familiare", ha permesso di proteggere delle realtà affettive fino a poco tempo fa, non suscettibili di alcuna tutela.
In questo senso, molto ha contribuito l'interpretazione della Corte europea dei diritti umani, data alla luce delle condizioni attuali. Si conferma così l'idea di una Convenzione quale "living instrument".
Quanto la Convenzione sia stata di stimolo per gli ordinamenti nazionali lo si è ben dedotto dall'esame dei due Paesi: Italia ed Olanda.
In entrambi i casi, mi sono soffermata sulla filiazione, tematica strettamente connessa alla vita quotidiana.
Si è visto come in Olanda, la Commissione europea abbia condannato la mancata possibilità per una donna sposata, di negare la paternità biologica del marito.
E' in questo senso che nel 1998, il legislatore è andato a disporre il nuovo art.200.
E' sempre in seguito ad una accertata violazione dell'art.8 della Convenzione, che dal 1998 il padre biologico ha acquisito una maggiore facilità nel riconoscere il figlio, sia perché la madre non ha più alcun diritto di veto, sia perché la possibilità permane anche se sposato ad una donna diversa.
Così accade per l'accertamento giudiziale di paternità, procedura prevista dal legislatore solo in seguito ad una lamentata violazione dell'art.8 della Convenzione.
I Bills emanati a partire dal '91, sempre sotto l'influenza della Convenzione, hanno una chiara connotazione progressista.
Si ricordi il Bill riguardante il nome familiare, che permette una scelta tra il nome della madre e quello del padre; il Bill che permette un'autorità congiunta tra un genitore ed un non-genitore; il Bill che ha permesso la "registration of a partnership", ed è entrato in vigore nel 1998.
Di particolare rilievo è poi il Bill, entrato in vigore il 1 aprile del 2001, che oltre alla già concessa possibilità di adottare (Bill del 21 dicembre del 2000), introduce per le coppie omosessuali la possibilità di sposarsi.
Tutto questo è in armonia con un'idea di rispetto di "vita privata" e "vita familiare", che vuole sì privilegiare la realtà biologica, ma allo stesso tempo si mostra sensibile a tutte quelle relazioni strette che vadano a creare un'effettiva vita familiare.
E' con il caso Marckz che si delinea per lo Stato una vera e propria obbligazione positiva, a cui lo Stato olandese sembra del resto aver perfettamente adempiuto.
I Bills emanati vanno infatti a promuovere pienamente il rispetto della vita familiare e privata, dandone una interpretazione generosa e progressista.
Passando poi ad analizzare la situazione italiana, si è visto come la Riforma del 1975, ben abbia recepito lo spirito della Convenzione europea, auspicando la parificazione tra filiazione naturale e legittima. Purtroppo una parificazione non ancora completa, come testimonia la sentenza della Corte Costituzionale n.532 del 23 novembre 2000.
Equiparando le due fattispecie si garantirebbe il rispetto della vita familiare anche tra genitori, figli e parenti naturali, in un'ottica di promozione dei legami familiari di cui lo Stato si deve far carico.
Già nel '75, quindi precedentemente all'ordinamento olandese, il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento l'azione di disconoscimento di paternità ( art.235 cod.civ.). Tuttavia, ancora non è stata data piena attuazione al principio del favor veritatis. L'azione è infatti limitata a delle ipotesi tassative.
Il nostro legislatore ha anticipato quello olandese anche con riguardo al riconoscimento. Nel 1975 ha infatti previsto la possibilità di sostituire il consenso del genitore con quello del tribunale, sempre che a richiederlo sia l'interesse del minore.
Da notare è come si faccia riferimento al consenso del genitore che per primo abbia effettuato il riconoscimento e non a quello esclusivo della madre, come avviene in Olanda.
E' sempre dal 1975 che, con riguardo alla dichiarazione giudiziale di paternità, si sono equiparate le due fattispecie, quella di paternità e quella di maternità.
Sembra dunque che il legislatore italiano, ben recettivo dello spirito della Convenzione, abbia precorso i tempi, almeno per quanto riguarda la filiazione.
Con l'esame della proposta di legge n.66 e del disegno di legge 2517/2002 ho voluto testimoniare come la funzione di stimolo della Convenzione ancora permanga.
Ci si chiederà allora in cosa l'ordinamento italiano sia parso meno recettivo.
Dal lavoro proposto emerge come il nostro Paese si atteggi in modo restrittivo in merito alle relazioni de facto tra partners di sesso diverso, con particolare riguardo per quelli di stesso sesso.
Si è ancora legati ad una vita relazionale più tradizionale, basata sul collegamento dell'art.8 con l'art.12 della Convenzione europea, ovvero sulla presunta inscindibile connessione tra matrimonio e vita familiare.
Come anticipato, la famiglia è concetto relativo, mutevole in base alle diverse condizioni socio-culturali. Disciplinare una relazione, richiede innanzitutto dare un'interpretazione, che sia la più consona al "sentire sociale".
Nel nostro contesto nazionale, tale interpretazione sembra essere ancora piuttosto "tradizionale". Ancora oggi, la famiglia nucleare centrata sul matrimonio rimane un ideale rispetto al quale ogni altro tipo di famiglia costituisce devianza.
Questo, se pur il pluralismo implichi un riconoscimento paritario dei differenti tipi di modelli familiari che si distacchi da ogni tipo di gerarchia di valori.
Dall'analisi dei due Paesi, emerge infine che in Olanda molto più diffusa è la consapevolezza delle possibilità offerte dalla Convenzione e dai suoi organi.
Una consapevolezza che opera a due livelli, sia quello degli operatori di diritto che quello degli utenti. Due sono le implicazioni.
Innanzitutto, in Italia si ha un livello di "coscienza europea" quasi minimo.
Ciò è particolarmente negativo per un ambito, quale quello della tutela dei diritti umani, in cui già parlare di Europa significa andare a porre un limite a qualcosa che è di per sè universale.
In secondo luogo, conoscere la giurisprudenza della Corte Europea dei diritti umani, permette di coglierne immediatamente la direzione progressista.
Rimanere vincolati ad una visione tradizionalista può significare sacrificare i singoli membri familiari. La giurisprudenza della Corte ci insegna a comprendere come tutte le famiglie siano in principio degne di pari rispetto ed ugualmente bisognose di pubblico supporto. I diversi tipi di "lifestyle" familiari sono tutti da tutelare, perché se pur i valori non siano comuni, in ogni modo certo lo saranno le funzioni e le esigenze.

 
Bibliografia
 

Bibliografia


ALBANO, Le norme programmatiche della Cedu e l'ordinamento italiano, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, 1991, p.719 ss.

ALBARADJO, Derecho international privado. Derecho della tolerancia, Ed. Depalma, Buenos Aires, 1985

ALIBERT, La notion de"societe democratique"dans la jurisprudence de la Cour europeenne des droits de l'homme, in Riv. Trim. dr. de l'homme, 1998, p.465

ALKEMA, The EC and the European Convention of human rights- immunity and impunity for the community?, in Common law review, 1979, p.506-508

AMNESTY INTERNATIONAL, Introduzione ai diritti umani. A 50 anni dalla Dichiarazione Universale, pubblicazione di Amnesty international, Roma, 1998, p.11

ARBIA, La giurisprudenza italiana e la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, in Riv.Intern.diritti dell'uomo,1991, p.120

ARCHIBUGI, BEETHAM, Diritti umani e democrazie cosmopolitica, Feltrinelli, Milano, 1998.

AZZARITI, Dichiarazioni costituzionali e riforme legislative in tema di filiazione illegittima, in Riv. trim. dir. e proc.civ, 1952, p.85

BALLARINO, Il nuovo diritto internazionale privato della famiglia, in Famiglia e diritto, n.5/1995, p. 487ss

BARBERA, Pari dignità sociale e valore della persona nello studio dei diritti di libertà, Giuffrè, Milano, 1962

BATTAGLIA, Le carte dei diritti (dalla Magna Charta alla Carta di San Francesco), Sansoni, Firenze, 1946

BERGER, Jurisprudence de la Cour europeenne des droits de l'homme, Paris, 1995

BONDE, Nice treaty explained, Vindrose, 2001

CALO, Convivenze registrate in Europa, Giuffrè, Milano, 2000

CARRARO, Commentario al diritto italiano della famiglia, Cian-Oppo-Trabucchi, Padova, 1992

CASSESE, I diritti umani nel mondo contemporaneo, Laterza, Roma-Bari, 1999

CHIAVARIO, La Convenzione europea dei diritti dell'uomo nel sistema delle fonti normative in materia penale, Milano, 1969

CHOEN-JONATHAN, La Convention europeenne des droits de l'hmme et les autres traites conclus par les Etas Parties, in The dynamics of the Protection of human rights in Europe, Essay in honour of H.G. Schermers, Dordrecht 1994, p.79 ss
CHORUS, JEROEN, Introduction to Dutch law, Kluwer law international, The Hague, 1996

CIGOLI, BUTLER, Human rights for the new millenium, Kluwer law international, 2000

CLEMENTS, MOLE, SIMMONS, European human rights: taking a case under the Convention, Sweet Maxwell, London, 1999

COUNCIL OF EUROPE, 40 years of human rights protection by the Council of Europe, Council of
Europe press,Strassbourg, 1994

Law of the European Convention on human rights, Council of Europe
Press, 1994

COURSIER, Definition du droit humanitaire, in Ann.fr.dr.intern.,1995, p.223

D'AGOSTINO, Una filosofia della famiglia, Giuffrè, Milano, 1999
.
DONATI, Manuale di sociologia, Laterza, Roma-Bari, 1996

DRZEMCZEWSKI, Protocolle n.11 à la CEDH: preparation a l'entrèe en viguer, European journal international law, 1997

DUSI, Tutela del minore, avvocato del genitore e contraddittorio, in Famiglia e diritto 1/1995, p.90-93

EEKELAAR, The changing family, Nhlape, 1998

ENCICLOPEDIA del DIRITTO, Ordine pubblico, (dir. Pubblico), xxx Milano

FELDMAN, The developing scope of article 8 of the European Convention on human rights, in Eur. Hum. Rights law rev., 1997, p.265

FORDER, Rethinking marriage, parenthood and adoption, Kluwer international law, 1999

- An identity crisis, the outer limits of euthanasia, the abolition of chivalry and other adventurous provisions, Kluwer law international,1997

- The undathable family law: partnership, parenthood, social parenthood, names and some article 8 ECHR case law, Kluwer law international,1997

GALBRAITH, The affluent society, Hamilton,1958

GALLOWAY, The treaty of Nice and beyond, 2001, Sheffield academic press

GRECO, La Convenzione europea del 1950 è di immediata applicazione in Italia, in I diritti dell'uomo. Cronache e battaglie 1990-1991, p.35 ss

GREER, The war over the family capturing the Middle Ground, Garden city, New York, 1983

HARRIS, Law of the European Convention on human rights, London, 1995

HARRIS-MOWBRAY, Cases and materials on the European court on the human right, Butterwhorts, London, 2001

HEIJDEN, Sociology of law and legal anthropology in Dutch speaking countries, Martinus Nijhoff, Dordrecht, 1985

HEIJDEN, BAHIA, Reflections on the Universal Declaration of the human rights a fiftieth anniversary anthology, The Hague, 1998

ISTAT, Rapporto sull'Italia, Il Mulino, Bologna, 1999

KILLERBY, The Council of Europe's contribution to family law, Kluwer academic publishers, 1996

KOENS, Family migration in Netherlands, in Families across the frontiers, Kluwer international law 1996, p.484-498

KOTTING, Private international law. Introduction to dutch law, Kluwer international law, 1993, p.228

LAVANDER, The problem of the margin of the appreciation, in Eur. Hum. Rights Law Review,1997, p.380

LIBRADO, Note alla decisione della Commissione europea dei diritti dell'uomo in data 9 luglio 1992 in ordine al ricorso n. 16260/90 contro il governo italiano, in Riv. Intern. 1993, p.55 ss

LUNDSTROM, Family life and the freedom of movement of workers in the european union, in International journal of law policy and the family, 1996

MANTOVANI, Sugli effetti della Convenzione europea nell'ordinamento penale italiano, in Prospettive per un diritto penale europeo, Padova 1968

MEULDERRS-KLEIN, Families & Justice, Bruxelles, 1997

MORI, Convenzione europea dei diritti dell'uomo, Patto delle Nazioni unite e Costituzione italiana, in Riv.dir.intern.,1983, p.306 ss

MURDOCK, La struttura sociale, Etas- Kompass, 1971

OCCHIOGROSSO, Interesse del minore, discrezionalità e tutela della persona del minore, in Famiglia e diritto 1/1995, p.87-89

O'DONNEL, Parent-child relationships within the European Convention, Nigel Lowe, Douglas,1996

O'DONOVAN, Family definitions and human rights, Jauek Kurczewski Maclean Mavis, Onati, 1997

OESTREICH, GOZZI (a cura di), Storia dei diritti umani e delle libertà fondamentali, Roma 2001

POCAR, Diritto delle Comunità europee, Milano,1991

POLAK, Private international law in the Netherlands, Sheffield, London, 1987

PUOTI, Il favor veritatis nel disconoscimento della paternità, in Diritti dell'uomo cronache e battaglie, 1999

PUSTORINO, Sull'applicabilità diretta e la prevalenza della Convenzione europea dei diritti
dell'uomo nell'ordinamento italiano, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo,1995,
p.134ss

L'interpretazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo nella prassi della
Commissione e della Corte di Strasburgo, Napoli, 1998

QUADRI, L'interesse del minore nel sistema della legge civile, in Famiglia e diritto 1/1999, p.80 ss

RAIMONDI, Un nuovo status nell'ordinamento italiano, in Riv. Intern.dei diritti dell'uomo, 1994,
p.530

Effetti del diritto della Convenzione e delle pronunce della Corte europea dei diritti
dell'uomo, in Riv.Intern.dei diritti dell'uomo,1998, p.423

RENNA, Proposte di legge in tema di disciplina della c.d. famiglia di fatto, in Famiglia e diritto 1/1998, p.86

RESCIGNO, Situazione e status nell'esperienza del diritto, RDC, 1973

RYMSZA, Socio-Cultural and ideological aspects of the evolution of family policies in liberal societies, Cambidge university press,1995

ROSMINI, SCIACCA (a cura di), Pensiero giuridico e politico, Firenze, 1962

SALVIA, Compendium de la CEDH, Strasbourg,1998

SARACENO-NALDINI, Sociologia della famiglia, Il mulino, Bologna, 2000

SCUDIERO, Comunità Europea e diritti fondamentali: un rapporto ancora da definire?, in Riv.Dir.Eur., 1996, p.263

SMITS, The influence of human rights on Dutch family and child law:the sky is the limit, in Journal of social welfare and family law, 17 (1) 1995, p.1 ss

STRAUSS, La famiglia in razza e storia ed altri studi di antropologia, Einaudi Torino, 1967

THUE, Connecting factors in international family law, in Families across frontiers, 1996, Kluwer law international, p.53-61

TIBY, Matrimonio e divorzio tra stranieri, affidamento dei figli, problemi di competenza, in Famiglia e diritto 4/2000, p.366

TOCQUEVILLE, On social reform, Harper Row, New York-London, 1968

TORELLA di ROMEGNANO, Diritti dell'uomo e profili etnico-religiosi una prospettiva globale la politica italiana, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, 1998 II, p.20 ss

VAN BUEREN, Annual review of international family law, in The international survey of family,
law, Netherlands,1996

Crossing the frontiers- The international protection of family life in the 21
Century, in Family across the frontiers, Kluwer law international,1996, p.811-830

VAN DIJK, VAN HOOF, Theory and practice of European Convention of human rights, Kluwr law international, 1991

VLAARDINGERBROEK, Introduction to dutch family law. The influence of human rights upon family law, Kluwer law international, 1999

WARDLE, International marriage recognition: a world dilemma, in Family across the frontiers, 1996, p.75-88

WENDELS, The new dutch private international law, Sijthoff, Dordrecht, 1989

WINTEMUTE, Libertes et droits fondamentaux des personnes gays, lesbiennes et bisexuelles en Europe, in Homosexualite et droit, Borille Puf, 1998, p.180

ZANATTA, Le nuove famiglie, Il Mulino, Bologna, 1997

ZANGHI, La rilevanza della Convenzione europea dei diritti dell'uomo nella giurisprudenza italiana, in La tutela del cittadino davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, Milano 1988, p.241





































INDICE delle SENTENZE



Cass., 24-4-1964, n.1000, in Giust. Civ., 1964, p.446

Tribunale di Genova, 17-12-1979, in Dir.Fam.Pers., 1981, p.159

Trib. Verona, 3-12-80, in Resp.civ.prev., 1981, p.74

Corte Suprema olandese,7-12-1985, in Nederlandse Jurisprudentie 1987, p.54

Corte Suprema olandese, 17-10-1986, in Nederlandse Jurisprudentie 1987, p.945

Corte Cost., 19-1-1987, n.8, in Dir. Fam. Pers., 1987, p.531

Corte Cost., 7-4-88, n.404, in Giur.it, 1989, p.175

Corte Suprema olandese, 8-4-1988, in NederlandseJurisprudentie1989, p.170

Cass. Pen. Sezioni unite, 23-11-1988, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo 1990, p.419

Corte Suprema olandese, 19-10-1990, in Nederlandse Jurisprudentie, 1992, p.129

Corte Suprema olandese, 8-11-1991, in Nederlandse Jurisprudentie, 1992, p.440

Cass. 7-7-1993, n.7447, in Dir.Fam. Pers., 1994, p.134

Cass.pen.Sezioni unite,10-7- 1993, n. 20194, in Cass.pen.,1994, p.530

Cass., 28-3-1994, n.1000, in Resp.Civ.Prev., 1995, p.564

Corte Suprema olandese, 23-6-94, n.75, in Nederlandse jurisprudentie, 1996, p.104

Corte Suprema olandese,8-12-95, n.130, in Nederlandse jurisprudentie, 1996, p.62

Trib. Bari, 21-1-97, in Giur.It, 1999, p.254

Corte Cost., 23-11-2000, n.532, in Giust. Civ., 2001, p.105















Sentenze della Corte Europea dei diritti umani:



X c. Svizzera, 8257/78 D &R, in COUNCIL OF EUROPE, Law of the European Convention on huma rigths, Strasbourg, 1995, p.42

Tyrer c. Regno Unito, 2 E.H.R.R. 1, 10 (1979), in GERDA, Family life and family interests, Kluwer law international,1999, p.29

Marckx c. Belgio, 2 E.H.R.R. 330, 342 (1979), ibidem, p.37

L. c. Svezia, 9639/82 D&R, in Riv. Trim. droits de l'homme, 1998, p.465

B.R& J c. Germania Federale, 10141/82 D&R, in MOWBRAY,HARRIS, Cases and materials on the European Court on the Human rights, London, Butterworths, 2001, p.130

Abdulaziz Cabales e Balkandali c. Regno Unito, 7 E.H.R.R. 471, 497 (1985), in GERDA, Family life and...,cit., p.27

Rasmussen c. Danimarca, 7 E.H.R.R. 371 (1985), ibidem, p.119

Tre Traktor c. Svezia, sent.10 ottobre 1985, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, 1992, p.24

Rees c. Inghilterra, 9 E.H.R.R. 56, 63 (1986), ibidem, p.115

Inze c. Austria,10 E.H.R.R. 394, 406 (1987),ibidem, p.30

Johnston c. Irlanda, 9 E.H.R.R. 203, 224 ( 1987), ibidem, p.31

B c. Regno Unito, sent.8 luglio 1987, serie A par. 77, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, 2000 II, p.79

R c. Regno Unito, 12 E.H.R.R., 36 (1987), in GERDA, Family life.., cit., p.44

W. c. Regno Unito, 10 E.H.R.R. 29,48 (1987), ibidem, p.43

Price c. Gran Bretagna, 16 E.H.R.R. 155, 170 (1989), ibidem, p.52

Cossey c. Inghilterra, 13 E.H.R.R. 622 (1989), ibidem, p.132

Eriksson c. Svezia, 12 E.H.R.R. 183, 200 (1989), ibidem, p.38

Niemietz c. Germania, 16 dicembre 1992, serie A n.251 B, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, 1993, p.172

Anderson c. Svezia, 14 E.H.R.R. 615, 644 (1992), in GERDA, Family life and ..,cit., p.43

Olsson c. Svezia, sent. 27 novembre 1992, serie A, n.251 B, in Riv. intern. diritti dei diritti dell'uomo, 1993, p.154

Keegan c. Irlanda, 18 E.H.R.R. 342, 362 (1994), in GERDA, Family life and..cit., p.34

Burghartz c. Svizzera, 18 E.H.R.R. 101, 116 (1994), ibidem, p.55

Berrehab c. Olanda, 11 E.H.R.R. 139, 155 (1995), ibidem, p.31

Kroon c. Olanda, 19 E.H.R.R. 263, 283 (1995), ibidem, p.36

McMichael c. Regno Unito, 20 E.H.R.R. 205 (1995), ibidem, p.35

X,Y c. Gran Bretagna, 24 E.H.R.R. 143,166 (1997), ibidem, p.36

Johansen c. Norvegia, 23 E.H.R.R. 33, 65 (1997), ibidem, p.31

El Boujaidi c. Francia, sent.26 settembre 1997, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, 1998, p.221
Bronda c. Italia, sent. 9 giugno 1998, in Recueil des arrets et decisions, 1998, p.1489

Botta c. Italia, sent.24 febbraio 1998, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, 1998, p.558

McLeod c. Regno Unito, sent. 23 settembre 1998, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, 1999, p.336

Buscemi c. Italia, sent. 16 settembre 1999, Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, p.291

Scozzari e giunta c. Italia, sent. 13 luglio 2000, in Riv. Intern. dei diritti dell'uomo, 2000 II, p.115

 
Clicca sull'icona per scaricare la versione integrale