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 pubblicato il 25 marzo 2001

L'America Latina e l'impunità dei militari


 
Giovanni Guarini
 
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Quasi tutta l'America Latina ha conosciuto durante la seconda metà del '900 l'esperienza di dittature che hanno violato i fondamentali diritti dell'uomo.. Dagli anni '80 inizia in alcuni Paesi un processo di democratizzazione ed emerge di conseguenza il problema dell'impunità dei criminali militari e del rapporto fra vecchio regime e nuovo corso.
 
In BRASILE abbiamo un golpe militare il 1 aprile 1964. I crimini crescono fino al '79, quando le violenze cessano grazie ad un accordo del governo con l'opposizione politica. Contemporaneamente viene promulgata una legge di amnistia che impedisce le indagini sulle violazioni dei diritti umani. Unico documento riguardante tali lesioni viene emanato nel 1985 dalla Chiesa Cattolica e Presbiteriana. E' un rapporto in cui sono riportati 144 omicidi politici, 125 scomparsi e 1843 casi di tortura. 444 sono i responsabili coinvolti in tali reati.
 
In URUGUAY dall'inizio degli anni '70 aumenta la presenza militare nella maggioranza di governo. Guerriglie e opposizioni politiche vengono cosi represse, l'esercito acquisisce il totale controllo del Paese fino al 1980, quando a seguito di un plebiscito in cui esce sconfitto negozia coi politici civili fino a raggiungere un accordo nel 1984 per nuove elezioni. Nel 1985 il nuovo presidente allontana i militari colpevoli delle violazioni sui diritti umani. Nel 1986 viene approvata una legge di amnistia sottoposta a referendum abrogativo. Vince il NO col 56%.
 
In CILE abbiamo nel 1973 il golpe dei militari guidati dal Generale A.Pinochet, che ribaltano il precedente e legittimo governo Allende. Nel 1978 viene emanata una legge di amnistia riguardante i delitti militari. Nel 1988 Pinochet indice referendum. Il quesito tratta del mantenimento o meno della sua carica di presidente: esce sconfitto. Gli subentra Aylwin della Democrazia Cristiana. Il governo istituisce la "Comisiòn de Verdad y Reconciliaciòn" la quale individua omicidi e scomparse. Il rapporto viene reso noto nel 1991. Nel Marzo del 1992 il governo istituisce la "Corporacion Nacional de Reparacion y Reconciliacion", organo di esecuzione delle raccomandazioni della commissione. Si devono riparare materialmente i danni causati dalla dittatura. Nel 1993 si riesce a procedere conto alcuni responsabili delle violazioni che non sono coperti dalla legge di amnistia.
 
In PERU' abbiamo avuto commissioni di inchiesta governative su casi specifici di violazione dei diritti umani.
 
In PARAGUAY nel 1976 il CIPAE (Comite de Iglesias paras Ayudas de Emergencia) inizia un lavoro di documentazione delle violazioni
 
In SALVADOR nel 1992 abbiamo l'istituzione della "Comicion de la Verdad" a seguito di accordi tra governo e guerriglieri (FMLN) con la mediazione dell'ONU. La commissione ha presentato nel 1993 un rapporto. Subito dopo il parlamento ha approvato un a legge di amnistia.
 
In GUATEMALA, nel 1980 abbiamo un accordo con la mediazione dell'ONU. Nel 1994 abbiamo l'accordo tra governo e guerriglieri per l'istituzione di un apparato di monitoraggio dell'ONU sulla tragedia umanitaria (in Guatemala abbiamo avuto 50000 morti e 45000 scomparsi)
 
In HONDURAS la Commissione di Riconciliazione Nazionale pubblica un rapporto nel 1994 sulle violazioni dei diritti umani commessi durante il regime militare (1981-1984).

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