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Centro studi indipendente di diritto internazionale dei diritti umani e dei conflitti armati - Direttore: Nicola Canestrini
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  Scopi ed obiettivi
www.studiperlapace.it - centro@studiperlapace.it
 

Logo del Centro italiano Studi per la PaceStudi per la Pace è un centro di ricerca e di studi che si propone di analizzare e diffondere conoscenze documentate del diritto internazionale dei conflitti e dei diritti umani, nella convinzione che ciò contribuisca alla diffusione dei valori di pace e tolleranza ed alla comprensione tra i popoli.

Il Centro Studi per la Pace persegue i propri obiettivi attraverso
diritti umani su internet il mantenimento di una pagina web,
conferenze su diritti umani l'organizzazione di conferenze,
dibattiti su diritti umani la partecipazione a dibattiti su diritti umani e diritto internazionale,
pubblicazioni su diritti umani la pubblicazione di articoli, ricerche e tesi,
ricerca su diritti umani la partecipazione a gruppi di ricerca,
diffusione della cultura dei diritti umani il contatto con i media.

Storia
Studi per la Pace nasce il 14 aprile 1999, nel periodo dell'intervento armato della NATO in Kossovo (24 marzo 1999 - 10 giugno 1999).
 
La problematica della liceità del cd. "intervento umanitario" ha determinato infatti in un gruppo di studenti della Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara la volontà di svolgere, come cittadini, come intellettuali e futuri giuristi, attività di ricerca, studio e informazione su temi di diritto e politica internazionale, con particolare riferimento al diritto internazionale dei diritti umani, cioè dall'insieme delle norme poste a protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali:

Dal manifesto programmatico di fondazione:

 

"[U]n gruppo di studenti della Facoltà di Giurisprudenza, di fronte alla sensazione di impotenza che una tragedia di questa portata non può che determinare nel singolo, decide di unirsi in un Comitato, per organizzare un ciclo di incontri che ci diano la possibilità di informarci, di studiare la situazione, di analizzare le tante sfaccettature della vicenda atrocemente complessa del Kosovo, e di trarne impulso per parlare della situazione internazionale odierna e per capire come muterà, lacerata dalle tante tragedie umanitarie sulle quali non dobbiamo chiudere gli occhi.

Cosa si può, cosa si deve fare per la pace e per il rispetto dei diritti umani?

A questa domanda molte risposte vengono date ogni giorno, alcune di esse troppo dolorose. A noi è sembrato di poter, per cominciare da qualche parte nel nostro piccolo mondo, studiare per la pace."

 

Finanziamenti
Il Centro Studi per la Pace è finanziato dai contributi volontari (in primis dei suoi membri).
 
Nell' anno accademico 1999-2000 ha usufruito di un finanziamento del Fondo culturale e sociale dell'Università di Ferrara; la domanda di finanziamento per l'anno accademico 2001/2002 è stata presentata il 2 luglio 2001 e respinta in data 17 ottobre 2001.
 
Da allora, il Centro italiano studi per la pace è rimasto solo.

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  Staff

Fondatori:

    Nicola Canestrini ("Kolja") - coordinatore e membro del direttivo, responsabile del sito
    Davide Cortese - membro del direttivo
    P.T.- membro del direttivo
    Isabella Da Re- relazioni esterne
    Marco Penzo- organizzazione
    Federica Travagnin- programmazione
    Grazia Baccaglini-tesoreria e fondi
    Marco Borracetti- Università
    Roberta Bardelle- ONG

Membri:

    Michela Arienti - ricercatrice (diritti umani e conflitti)
Il Centro Studi per la Pace non ha una sede fisica, dato che i suoi membri svolgono l'attività di ricerca in diverse parti d'Italia (Rovereto, Ferrara, Rovigo, Milano, Venezia, Roma). La sede telematica è raggiungibile su Internet all'indirizzo http://www.studiperlapace.it. L'indirizzo email per contattarci è centro@studiperlapace.it.

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  Collaborazioni e richieste
Collaborazioni
 
Il Centro italiano Studi per la Pace non puo' prendere in considerazione forme di collaborazione diverse dall'invio di contributi documentati.
I contributi vanno inviati all'indirizzo centro@studiperlapace.it, redatti - al fine di facilitare la eventuale ed insindacabile pubblicazione sul sito - secondo i seguenti suggerimenti:
- il contributo va inviato in un unico file, completo di tutte le informazioni del caso (es. tesi: autore, universita', facolta', relatore ed ev. correlatore, anno accademico, ...);
- e' gradita la bibliografia e, se necessario, anche un breve abstract e l'indice;
- il contributo va inviato come allegato (attachment) in formato ".RTF"; e' accettato - ma sconsigliato - il formato ".DOC".
 
Gli autori dei testi conservano tutti i diritti ad essi connessi, cedendo a Studi per la Pace unicamente il diritto di pubblicazione (sia cartaceo che elettronico). Eventuali violazioni delle norme penali, civili ed amministrative rinvenibili nel contenuto degli articoli sono sotto l'esclusiva responsabilità dei rispettivi autori. I contributi non vengono retribuiti.
 
Richieste
 
Non ricerchiamo o inviamo testi, ne' possiamo fornire consulenze: conviene piuttosto verificare la mappa del sito se un tema e' gia' stato trattato o ricercare la parola chiave:
 

 
Verificare sempre le bibliografie in calce ai contributi gia' pubblicati.
In caso di contatto email, indicare sempre l'oggetto (subject) del messaggio. I messaggi senza l'indicazione dell'oggetto, troppo generiche o comunque non confromi a quanto sopra esposto potrebbero non ricevere una risposta.
 
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  No Copyright
 

Ove non diversamente indicato, il download e la riproduzione dei testi sono liberi se effettuati senza scopo commerciale e/o di lucro, citando l'autore dell'articolo e con la specificazione della fonte "Centro Studi per la Pace", compreso l'indirizzo web www.studiperlapace.it, e senza modificare i testi stessi (cd. "fair use" ai sensi dell'articolo 10 della Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche).
 
Ai sensi dell'art. 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633 sulla protezione del diritto d'autore, i testi degli atti ufficiali dello Stato e delle amministrazioni pubbliche, italiane o straniere, non sono coperti da diritti d'autore.
 
Sono consentiti - e graditi - i link da altri siti alla prima pagina e/o a singole pagine del sito ("deep linking"), a condizione che non si crei confusione sulla paternità delle pagine. Non è consentita la riproduzione integrale dei contributi pubblicati su www.studiperlapace.it su altri siti.
 
I materiali sul sito non rispecchiano necessariamente le opinioni delle realta' che compongono il Centro, ma vengono pubblicati per il loro contenuto informativo, con lo scopo di segnalazione e commento.
 
Informazioni prescritte dalla l.62/2001
Il sito, che non vuole essere un prodotto editoriale ma una comunità virtuale ed è quindi un servizio di groupware privato, viene aggiornato a seconda della disponibilità di tempo dei membri, senza cadenza periodica prestabilita.
I contributi provengono da tutto il mondo. Luogo: Non applicabile. Anni: 1999-2006 Editore: Non applicabile - Il sito è dotato di un sistema editoriale aperto, con il quale studiosi e ricercatori pubblicano sotto la loro responsabilità. Connettività: server privati ubicati in U.S.A.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi allo Studio legale Canestrini, Piazza del Podestà 10, 38068 Rovereto (F +39.0464.436648).
 

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  Statuto
 

Titolo I: Principi costitutivi

Articolo 1. Costituzione

Col presente statuto si costituisce l' associazione non riconosciuta Centro Studi per la pace (SPP).

Studi per la pace è indipendente, aconfessionale, apartitica, e costituita senza limiti di tempo.

Non ha scopo di lucro.

SPP agisce nelle persone dei propri soci, i quali devono attenersi agli scopi e ai metodi di cui nel presente statuto.

Articolo 2. Scopi

Scopo dell' associazione è quello di svolgere un' attività di ricerca, studio e informazione su temi di diritto e politica internazionale, per documentare, alimentare e diffondere conoscenze razionali e documentate, nella convinzione che ciò contribuisca alla diffusione dei valori di pace e tolleranza ed alla comprensione tra i popoli.

Studi per la pace dedica particolare attenzione all' analisi, alla comprensione ed alla soluzione delle crisi internazionali e delle situazioni di violazione dei principi sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Uomo del 10 dicembre 1948, dalla Convenzione Europea dei Diritti dell' uomo del 4 novembre 1950 .

Articolo 3. Metodi

SPP si attiva esclusivamente mediante comportamenti razionali e perseguendo un metodo scientifico.

Lo svolgimento di ciascuna attività avviene nel rispetto dell' ordinamento giuridico italiano, delle regole democratiche di convivenza e dialogo civili.

SPP ripudia qualsiasi comportamento o posizione, tenuti da soci o da esterni, contrario a questo statuto.

Articolo 4. Attività

L' attività di ricerca, studio e informazione di SPP consiste di:

  1. Raccolta ed analisi di informazioni rilevanti per gli scopi dell' associazione provenienti da mezzi di comunicazione italiani e internazionali, pubblici e privati, da fonti di stampa, diffusione radiotelevisiva, radiofonica, telematica et cetera.
  2. Organizzazione di convegni, conferenze, tavole rotonde e dibattiti, e partecipazione agli stessi.
  3. Mantenimento ed aggiornamento di un sito ufficiale di SPP accessibile mediante la rete Internet che rappresenti l' associazione e ne documenti l' operato.
  4. Diffusione delle informazioni riguardanti le attività di SPP, i risultati delle stesse e gli scopi dell' associazione, mediante pubblicazione od ogni altro mezzo.

Qualsiasi attività intrapresa nel nome di SPP nelle persone dei suoi soci deve perseguire esclusivamente gli scopi di cui all' art.2, attenendosi scrupolosamente ai metodi di cui all' art.3.

Titolo II: Organi     Inizio paginatop

Articolo 5. Quadro degli Organi

SPP è composta dai soci che si riuniscono nelle Assemblee dei soci, da un Tesoriere e da un Direttivo, formato da tre dei soci.

L' ammissione dei nuovi soci è decisione da prendersi senza formalità.

Il Direttivo è formato da tre dei soci, eletti con scadenza annuale, con scrutinio pubblico o segreto, tra tutti i soci; ogni socio ha fino a 3 preferenze per eleggere il Direttivo e una preferenza per il tesoriere, che viene votato contestualmente al direttivo.

L' elezione del direttivo avviene con le seguenti modalità:

  1. Sono eletti i tre soci candidati che ottengono il maggior numero di preferenze.
  2. Se il numero degli aventi uguali preferenze è maggiore di due ma vi è un primo eletto, si procede ad ulteriore elezione esclusivamente tra gli aventi pari preferenze. In caso di nuova parità di voti i membri del Direttivo in carica votano due volte.
  3. Se il numero degli aventi uguali preferenze è maggiore di tre e non vi è un primo eletto, le votazioni si ripetono finché non si rientra nella situazione di cui alle lettere a) o b).

Articolo 6. Doveri dei soci

Ai soci è richiesto un contributo frutto di attività proprie di studio, informazione e organizzazione che attenga alle tematiche trattate ed alle iniziative prese da SPP; il contributo di ognuno viene assunto di propria iniziativa ed in autonomia per svolgere attività ideativa sostanziale.

Articolo 7. Assemblee dei soci

Le Assemblee dei soci prendono tutte le decisioni che concernono lo svolgimento delle attività di SPP, l' ammissione di nuovi soci, il rinnovo del direttivo (art.5) e la modifica dello statuto.

Articolo 8. Assemblea Partecipativa

L' Assemblea Partecipativa si riunisce, fisicamente o per via telematica, su convocazione del direttivo, e decide sull' ordine del giorno proposto dal direttivo. Con la comunicazione di convocazione, il direttivo informa sinteticamente i soci delle questioni di cui all' Ordine. La comunicazione deve giungere all' indirizzo dei soci almeno sette giorni prima del giorno della convocazione di una riunione fisica, o tre giorni prima della convocazione di una riunione telematica.

Ogni socio può proporre una modifica all' Ordine del giorno, che, per essere valida deve giungere al direttivo almeno due giorni prima del giorno della convocazione. L' Assemblea Partecipativa si svolge con la discussione su ogni punto dell' Ordine del giorno e la votazione a maggioranza dei presenti, i quali possono farsi delegare nell' esercizio del voto dai soci assenti. Il voto è pubblico a meno che l' Assemblea non decida diversamente.

In caso di parità il voto si ripete ad oltranza. L' Assemblea Partecipativa non può essere sciolta prima di aver votato su ogni punto all' Ordine del giorno.

Articolo 9. Assemblea Differita

Quando non siano espressi almeno cinque tra voti diretti e delegati nel corso dell' Assemblea Partecipativa, quest' ultima non si tiene e si svolge l' Assemblea Differita. I direttori ne danno immediata comunicazione a tutti i soci.

Salvo giustificati e gravi motivi i soci debbono esprimere il loro voto sulle questioni dell' O.d.G. entro 3 giorni dalla comunicazione dell'assemblea differita. Salvo l'impegno a cercare la massima convergenza su tutte le questioni poste dall' O.d.G. in caso di parità di voti la votazione si riparte tra i direttori se la questione oggetto della votazione esige una soluzione in tempi ristretti; in caso contrario si ripete la votazione fino al raggiungimento di una maggioranza. La mancata espressione del voto comporta, salvo i motivi di cui sopra, la perdita del diritto per la questione proposta; il voto mancato verrà conteggiato di diritto ed a tutti gli effetti come facente parte della maggioranza uscita dalla votazione.

Articolo 10. Direttivo

Il Direttivo ha funzioni di indirizzo, di rappresentanza e di coordinamento delle attività dei soci.

Articolo 11. Doveri del Direttivo

I componenti del Direttivo devono:

  1. Rappresentare in giudizio e di fronte a terzi SPP (art. 36 Codice Civile).
  2. Convocare e presiedere le Assemblee Partecipativa ed, eventualmente, Differita, proponendo un ordine del giorno; le assemblee devono essere convocate tenendo conto della disponibilità della maggioranza dei soci.
  3. Coordinare le attività dei soci di SPP nell' organizzazione e nello svolgimento delle attività.

Articolo 12. Tesoriere e fondo comune

l tesoriere, eletto dai soci, amministra il fondo comune della 'associazione (art.37C.c.). Il fondo è costituito dai conferimenti dei soci e dalle somme erogate a qualsiasi titolo da persone fisiche o giuridiche che non contrasti con i principi ispiratori dell'associazione. Il fondo deve essere utilizzato solo in esecuzione delle attività, attraverso i metodi e per gli scopi di cui al presente Statuto.

Art. 13. Espulsione dei soci

Il comportamento non conforme al presente Statuto, o comunque dannoso per l' associazione, può essere sanzionato con l' espulsione da SPP su votazione delle Assemblee secondo le formalità ordinarie di cui agli articoli 7,8,9.

Vale come espulso il socio che non adempia ai doveri dell'articolo 6 dopo essere stato ammonito dall'Assemblea.

Titolo III: Disposizioni finali     Inizio paginatop

Articolo 14. Mezzi di comunicazione

Per ogni attività di SPP, la medesima validità è da ritenersi per le comunicazioni scritte a mezzo stampa e a mezzo telematico.

La comunicazione di convocazione dell' Assemblea Partecipativa, dell' Assemblea Differita e la comunicazione di modifica dell' Ordine del giorno possono farsi anche oralmente al destinatario.

Articolo 15. Modifiche allo statuto

Lo statuto può essere modificato solamente con mozione votata dalla maggioranza assoluta dei soci iscritti, in Assemblea Partecipativa.

Articolo 16. Logo

Il logo dell' associazione raffigura due colombe ad ali aperte rivolte verso le pagine di un libro aperto. L' autrice MC se ne riserva l' uso e la disposizione senza limiti di tempo.

Articolo 17. Termini

In casi gravi di necessità ed urgenza, il direttivo può derogare ai termini di cui agli articoli 7 e 8.

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